Quella magia

Nonna Gina dopo la morte di nonno Angelin aveva rilevato la tabaccheria sul Liston di piazza Brà. Mia nonna era un personaggio formidabile, non aveva terminato le elementari ma quando entrava uno straniero in negozio capiva al volo cosa desiderava sia parlasse tedesco o inglese, lasciando a bocca aperta le commesse. Ospitava me e mio fratello in una grande stanza con due lettoni che dava sul Liston. Negli scuri a veneziana c’era un piccolo foro e la mattina le ombre frettolose dei primi passanti venivano proiettate sul soffitto bianco calce. Quella magia era una magia speciale di quella casa. Allora non sapevo che l’effetto ottico si chiamasse foro stenopeico e di trovarmi nella prima camera oscura della mia vita.

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